Leucemia linfoblastica acuta in remissione completa negli adulti: esiti simili dopo condizionamento a ridotta intensità e condizionamento con trapianto di cellule staminali allogenico mieloablativo


Il ruolo del condizionamento a ridotta intensità ( RIC ) nella leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) negli adulti rimane non ben definito a causa delle piccole dimensioni del campione, della breve durata del follow-up, dei vari regimi per il condizionamento, della profilassi per la malattia graft-versus-host ( GVHD ) e della eterogeneità dei criteri di selezione per il trapianto.

Sono stati confrontati i risultati a lungo termine di 60 trapianti con condizionamento a ridotta intensità ( Fludarabina più Melfalan ) con 120 trapianti con condizionamento mieloablativo ( MAC ) ( irradiazione totale del corpo più Ciclofosfamide ) per leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio negli adulti in prima o seconda remissione completa.

Tutti i pazienti che hanno subito trapianti hanno ricevuto una strategia uniforme di chemioterapia prima del trapianto e profilassi per la malattia graft-versus-host.

Rispetto ai soggetti trapiantati con condizionamento mieloablativo, i trapiantati con condizionamento a ridotta intensità avevano età più avanzata ( 46 anni vs 33 anni, P minore di 0.001 ) e proporzioni più elevate di trapianto con sangue periferico ( 93.3% vs 13.3%; P minore di 0.001 ), ma per il resto presentavano caratteristiche simili.

Dopo un follow-up di 67 mesi, i pazienti trapiantati con condizionamento a ridotta intensità hanno mostrato paragonabile mortalità non dovuta a recidiva ( 21.2% vs 24.3% ) e sopravvivenza libera da malattia ( 50.8% vs 54.9% ) con i pazienti trapiantati con condizionamento mieloablativo, anche se il rischio di recidiva era più alto ( 34.2% vs 26.4%, hazard ratio, HR=2.07; P=0.019 ).

Altri fattori indipendenti associati con esiti migliori erano la presenza di malattia graft-versus-host cronica e di trapianto in prima remissione completa.

È interessante notare che l'impatto negativo del condizionamento a ridotta intensità sul rischio di recidiva è stato osservato solo per i trapianti per leucemia linfoblastica acuta Philadelphia-positiva ( 32.7% vs 19.6%, HR=3.46; P=0.020 ), mentre non è stata trovata alcuna differenza tra i trapianti per leucemia linfoblastica acuta Philadelphia-negativa con condizionamento a ridotta intensità o con condizionamento mieloablativo ( 35.0% vs 32.1%, HR=1.39; P=0.429 ).

Il condizionamento a ridotta intensità può essere considerato come una scelta ragionevole per fornire un sufficiente effetto a lungo termine graft-versus-leucemia per leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio negli adulti per i pazienti inadatti al condizionamento mieloablativo. ( Xagena2013 )

Eom KS et al, Am J Hematol 2013; 88: 8: 634-641

Emo2013 Onco2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli





La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...


L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...